Nonostante il successo e la diffusione dei social, il blog non è stato archiviato. Anzi.
Il blog resta uno strumento potente ed efficace nella strategia di comunicazione personale, professionale, aziendale. I social lo affiancano, non possono sostituirlo.
Il blog innanzi tutto è uno spazio di proprietà nel quale stabiliamo noi le regole, invece di sottostare a quelle dei social.
Poi ha caratteristiche sostanzialmente diverse da qualsiasi social: consente un approfondimento maggiore quindi ha qualità che possiamo sfruttare adeguatamente dal punto di vista commerciale, professionale, del branding.
Il blog:
La pubblicazione di contenuti sui social è spesso percepita come più veloce e meno impegnativa. In linea di massima lo è, sempre ammesso che si abbia comunque un’adeguata padronanza del copy e una altrettanto buona conoscenza di dinamiche, algoritmi, netiquette e gestione.
I messaggi però sono più brevi e meno esaustivi quindi non offrono ai lettori il livello di contenuti che offre un blog. Non solo. Sui social spesso “annegano” in un flusso di parole e immagini o si disperdono sulle bacheche di utenti frettolosi e disinteressati.
La soluzione più produttiva è un approccio integrato, che comprenda blog e social. Però sul blog nel 2024 occorrerà investire davvero, investire molto.
Back to blog è una direzione necessaria, obbligata, perché il calo di engagement registrato sui social ha ristretto, notevolmente, le possibilità di raggiungere i risultati inseguiti. Se è vero infatti che la platea dei social è enorme, lo è anche che un post mediamente viene visualizzato da un limitatissimo numero di persone, numero che non include neanche tutti gli amici o i followers.
Nella pianificazione della comunicazione dunque è consigliata molta attenzione. Quella del blog è sempre una scelta eccellente. Si pone infatti come una risorsa fondamentale per accrescere la penetrazione in rete e sviluppare appeal e credibilità.