Cercasi possibilmente full time

Giovane suora felice con binocolo

C’è crisi di vocazione.
Mancano preti, accorpano parrocchie. La fede vacilla?

In realtà la questione è ben più ampia. Non è il sacerdozio ad aver perso appeal, è la dedizione, ad essersi persa tra i meandri dell’indolenza.

C’è poca voglia di fare bene. Un vero e proprio deficit di passione.  In tutto.
A dominare è il terrore del “sacrificio”.

 Si è diffusa un’idea di vita colma di freni e di illusioni. Sembriamo governati da un diktat: fare poco, guadagnare molto, vantare una libertà di cui è sfuggito il significato.

Diamine! La convinzione che lavorare, impegnarsi, dare se stessi per sogni, cause, ideali, obiettivi, sia da sfigati è davvero un gran bel guaio.
C’è un crollo di qualità spaventoso. C’è ovunque carenza di testa, cuore, braccia, gambe che vogliano offrire il meglio di sé.
Troppi scalpitano per un successo “facile”, pochi pensano a trovare soddisfazione in ciò che fanno.

Sembra un peccato metterci l’anima, spremersi le meningi, stancarsi. È diventato più allettante sottrarsi a qualsiasi fatica e lesinare le energie.

Bisogna godersi la vita, si sente dire.
Ma quale vita? E come?

 La vita dovrebbe essere quello che siamo e i valori che pratichiamo.
Se li spediamo alle ortiche, abbiamo soltanto una libertà fasulla.

C’è crisi di vocazione. In ogni ambito. Anche nella comunicazione. Dove spesso più che strategia efficace, creatività autentica, capacità solide, c’è un’approssimazione che sgomenta.
Altro che competere con l’intelligenza artificiale, qualcuno neanche tira fuori un pizzico di professionalità e di buona volontà.

C’è crisi di vocazione. E c’è crisi di vergogna e pudore. Si sono volatilizzati l’orgoglio, il gusto delle abilità, il piacere di sfidarsi e migliorare.
Pare sempre più importante fare in fretta. Male, ma in fretta. Come se ognuno avesse chissà cosa di meglio da cercare che essere la migliore versione possibile di sé! Come se non si avvertisse più il dovere dei risultati e del rispetto.

Qui pianeta Sei Digital…dove la vocazione non si è ancora data alla macchia.