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Appuntamento con la Settimana del Sociale di Confartigianato

QAbbiamo avuto il piacere di partecipare alla Settimana del Sociale, un evento organizzato da Confartigianato, che si è rivelato un’occasione ricca di spunti e riflessioni. Questa settimana, ricca di appuntamenti di grande interesse, ha messo in luce tematiche cruciali legate al mondo sociale e culturale. 

Tra i protagonisti dell’evento la giornalista della Rai Micaela Palmieri, il professor Vincenzo Schettini, noto per il progetto “La fisica che ci piace”, l’attore e regista Paolo Ruffini, e il dottor Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta. A presiedere l’iniziativa, direttore Amleto Impaloni, il Sindaco di Novara Alessandro Canelli, il Presidente di Confartigianato Michele Giovanardi, il cui intervento ha sottolineato l’importanza del legame tra i valori tradizionali e le sfide della contemporaneità. 

Giovani e tecnologia

Un momento particolarmente significativo per noi è stato l’intervento del dottor Giuseppe Lavenia, che ha affrontato il tema dell’impatto della tecnologia e dei social media sui bambini e gli adolescenti. I dati che ci ha presentato hanno acceso in noi una profonda riflessione, soprattutto in qualità di genitori, futuri genitori, zii e nonni. 

Le statistiche mostrate sono allarmanti: un numero sempre maggiore di giovani utilizza dispositivi tecnologici e piattaforme social in modo intensivo, spesso a scapito della loro capacità di relazionarsi con il mondo reale. Come adulti, abbiamo il dovere di educare i nostri ragazzi a un uso consapevole di questi strumenti, trasmettendo loro i valori autentici della vita: il rispetto, il lavoro, l’impegno e la capacità di vivere e condividere le emozioni. 

Educare all’uso costruttivo dei dispositivi 

Da un punto di vista professionale e personale, siamo chiamati a fare da esempio: dobbiamo mostrare ai giovani che i social e i dispositivi possono essere mezzi per comunicare, imparare e creare. 

Un uso costruttivo della tecnologia consente ai bambini di sviluppare nuove competenze e di integrarsi nel mondo di oggi, ma senza perdere il contatto con i valori fondamentali della vita e con le relazioni umane. I più piccoli devono imparare a interagire non solo attraverso uno schermo, ma anche con chi li circonda, riscoprendo l’importanza del dialogo faccia a faccia. 

La memoria delle radici 

Durante gli incontri, è emerso quanto sia importante trasmettere ai giovani il valore del lavoro, raccontando loro le storie di chi ci ha preceduto. Le esperienze dei nostri genitori e nonni, con il loro esempio di sacrificio e dedizione, rappresentano un patrimonio inestimabile. È necessario riprendere quelle narrazioni per far comprendere alle nuove generazioni che ogni traguardo raggiunto richiede impegno e passione.